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Coronavirus

In relazione all’emergenza determinata dal “coronavirus”, il DPCM 11/3/2020 all’art 1, commi 7 e 8, elenca una serie di raccomandazioni per le attività produttive e professionali.

In  ordine  alle  attività  produttive  e   alle   attività professionali si raccomanda che:

1.     sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese  di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere  svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;

2.     siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti  per  i dipendenti nonché’ gli altri strumenti previsti dalla  contrattazione collettiva;

3.     siano sospese le attività  dei  reparti  aziendali  non indispensabili alla produzione;

4.     assumano protocolli di sicurezza  anti-contagio  e,  laddove non fosse possibile, rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti  di protezione individuale;

5.     siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;

6.     per le sole attività produttive si raccomanda altresì che siano limitati al massimo gli  spostamenti  all’interno  dei  siti  e contingentato l’accesso agli spazi comuni;

in relazione a quanto disposto nell’ambito dei numeri 7 e 8 del citato DPCM si favoriscono, limitatamente alle attività produttive, intese tra organizzazioni sindacali e datoriali.

Alla luce di quanto sopra e in particolare del comma 7 lettera d gli Rlst sono a disposizione per confrontarsi ed essere consultati dai datori di lavoro, per collaborare con gli Rspp e i Medici Competenti al fine di individuare soluzioni di prevenzione adeguate.

Restano ovviamente sospese le attività di formazione e le riunioni con i lavoratori.

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